I suoi contatti con l’Arte sono stati precoci e incoraggiati dal nonno artista Franco G. Rossi, in arte Francus che durante la sua carriera aveva stretto importanti collaborazioni lavorando con la Galleria Bertesca di Genova nonché con artisti del calibro di Warhol, Lichtenstein, D’Arcangelo,Fontana e molti altri.
Durante l’Infanzia – periodo in cui tutto il mondo percettivo si fa gravido di suggestioni cromatiche potenti e di forme accattivanti, Alessio ottiene i primi successi partecipando ad alcuni concorsi di arte e di poesia. In più la figura famigliare del nonno ha rappresentato e, incarna tutt’ora, un volano di crescita artistica e la base della sua formazione pittorica.
Cresce respirando Arte, impregnandosi di colori e sfumature che gli consentono di alimentare il fuoco interiore della sua creatività.
Nonostante la sua giovane età, l’artista ha già al suo attivo una serie di esposizioni dedicate alle sue opere artistiche. In età adulta provvederà ad occuparsi in maniera indipendente dell’ideazione,la direzione e lo svolgimento di happening che trascendono dal concetto di semplice esibizione in quanto essendo anche artista performativo intende partecipare attivamente ad ogni sua realizzazione o progetto figurando con messe in scena eccentriche e provocatorie.
Le prime installazioni realizzate in bronzo e plexiglass, suscitano una forte reazione da parte del pubblico in relazione al messaggio di cui si facevano portatrici; “La relazione tra il mondo interiore ed il mondo esteriore”, tema continuamente ritrattato per tutta la produzione dell’artista fino ad oggi .
In questo periodo usa dipingere una serie di feti nello spazio cosmico che si dimenano cercando di liberarsi del cordone ombelicale.
Proseguendo il suo percorso di studi, dapprima come allievo del liceo artistico ed in seguito come apprendista di bottega presso l’Artista – Professore Massimo Bertonati, segue un percorso iperrealista prima di abbandonare definitivamente il figurativo per diventare testimone dell’arte astratta.
Attraverso l’uso dei colori, sviluppa una particolare capacità di imprimere su tela paesaggi animici, dalla natura profonda caratterizzati anche da significativi climax cromatici che conducono l’osservatore a intraprendere un percorso emozionale – soggettivo ed interiore – attraverso la tela che, in questo senso, diviene opera d’arte contaminante e interattiva.
Nel 2018 fonda la sua Galleria d’Arte – Laboratorio denominata Carneviola Art Gallery & Creative LAB nell’attuale città di residenza.
Carneviola è una realtà da lui definita “Un polmone creativo” in quanto essa è definibile come creatura vivente che ha iniziato a respirare ed esprimersi basando le attività espositive e di laboratorio su un progetto sociale che porti l’arte come stato evolutivo in tutti i frangenti della vita quotidiana dell’essere umano.
” I quadri di Alessio sono potenti, spontanei e vivi!
Esigono di essere visti e sentiti; pieni di una potenza cruda.
L’energia vulcanica che è rilasciata sulle tele implora in attesa di essere scoperta e liberata.
Tra una miriade di colori e texture pulsanti emerge il suo bisogno di sigillare la scintilla iniziale dell’ispirazione; di inserire questa verità nella pittura.
Unendo le forze con i materiali, fondendosi con essi, inizia una sorta di processo alchemico….pittura e pittore diventano una cosa sola, il tutto consumato nell’atto fisico/metafisico; …le azioni urgenti di Spilling – dragging – scrapinging lavorano freneticamente insieme in un vortice di fusione dei cinque sensi; luoghi che cambiano continuamente sulla tela fino al momento del completamento dove trovano la loro casa temporanea………. “temporanea” perché i dipinti di Alessio sono in continuo movimento e continueranno a muoversi a lungo dopo che la pittura si sarà asciugata. “
– Susie Barrow –
Carneviola, attraverso le energie del suo ideatore, ha assorbe le più proficue ispirazioni derivanti dalle esperienze della Città dell’Arte di Michelangelo Pistoletto e del mito Weimariano della Bauhaus.
Queste suggestioni artistiche risultano essere fondanti per la stessa formazione di Alessio tanto da render loro costante omaggio attraverso l’esistenza di Carneviola e le attività promosse al suo interno.Nel 2023 la Galleria lascia il territorio, troppo arido intellettualmente a parere dell’artista e diviene itinerante assumendo il nome di Art-Hub, potendo cosi operare finalmente a livello internazionale. (approfondimento dedicato www.art-hub.it).
La curiosità per l’inanimato lo porta allo sviluppo di una coscienza di riciclo trasformando “carcasse” inutilizzate in oggetti unici, portatori di una loro singolare storia che, spesso, presenta la stessa origine: da oggetti di scarto e rifiuto a rinate espressività artistiche di significativo valore.
Da ultimo, si dedica all’ideazione di un movimento artistico denominato Adimensionalismo che ha trovato il suo debutto in una mostra personale con 14 tele inedite nel 2017.
La corrente nasce nel grande magma energetico che caratterizza la costante ricerca artistica a cui Alessio instancabilmente si dedica.
Oggi si occupa di un film festival internazionale da lui ideato e diretto (http://www.oniricafilmfestival.com) , dello scouting e della crescita di artisti emergenti e dell’insegnamento in workshop e masterclass da lui dirette.
Le sue opere sono pubblicate e collezionate in tutta Europa con un pubblico più mite negli USA, dove sta crescendo e a Singapore.
In conclusione, Alessio Bonini si presenta come un artista poliedrico, capace di realizzare opere complesse derivanti dall’ingegnosa unione di disparate tecniche e di un quid artistico personalissimo.
La peculiarità creativa di Alessio è evocabile nell’immagine del vulcano che, simbolicamente e materialmente, si fa portatore di un’Energia prorompente e magmatica in grado di pervadere e coinvolgere – in risonanza e dialogo – le più profonde dimensioni dell’espressività umana: del pensiero, dell’emozione, del cuore.