Chi sono

Biography

Alessio Bonini, classe 1986, è un giovane artista ligure.

I suoi contatti con l’Arte sono stati precoci e incoraggiati dal nonno artista Franco G. Rossi, in arte Francus che durante la sua carriera aveva stretto  importanti collaborazioni lavorando con la Galleria Bertesca di Genova nonché con artisti del calibro di Warhol, Lichtenstein, D’Arcangelo e molti altri.

Durante l’Infanzia – periodo in cui tutto il mondo percettivo si fa gravido di suggestioni cromatiche potenti e di forme accattivanti, Alessio ottiene i primi successi partecipando ad alcuni concorsi di arte e di poesia. In più la figura famigliare del nonno ha rappresentato e, incarna tutt’ora, un volano di crescita artistica e la base della sua formazione pittorica.

Cresce respirando Arte, impregnandosi di colori e sfumature che gli consentono di alimentare il fuoco interiore della sua creatività.

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Nonostante la sua giovane età, l’artista ha già al suo attivo una serie di esposizioni dedicate alle sue opere artistiche. Qui, si ricordano, in particolare, due eventi liguri: la Bipersonale da lui gestita e realizzata a Brugnato presso la Galleria di P.zza Brosini per una durata quinquiennale e l’esposizione della sua opera più provocatoria intitolata “L’Incubatrice” presso il Museo Lia di La Spezia.

Tale installazione, realizzata in bronzo e plexiglass, ha in effetti suscitato una forte reazione da parte del pubblico in relazione al messaggio di cui si faceva portatrice; “La relazione tra il mondo interiore ed il mondo esteriore”, tema continuamente ritrattato per tutta la produzione dell’artista fino ad oggi .

Proseguendo il suo percorso di studi, dapprima come allievo del liceo artistico Cardarelli ed in seguito come apprendista di bottega presso l’Artista – Professore Massimo Bertonati, Alessio conosce e si specializza nell’uso di particolari tecniche quali il dripping e la spatola.

Attraverso l’uso dei colori, Alessio ha via via sviluppato una particolare capacità di imprimere su tela paesaggi animici, dalla natura profonda caratterizzati anche da significativi climax cromatici che conducono l’osservatore a intraprendere un percorso emozionale – soggettivo ed interiore – attraverso la tela che, in questo senso, diviene opera d’arte contaminante e interattiva.

Non a caso, l’artista cura e gestisce personalmente il corso di Pittura Emozionale presso la Galleria d’Arte – Laboratorio da lui stesso fondata e denominata Carneviola Art Gallery & Creative LAB nella sua città.

Carneviola è una realtà da lui definita “Un polmone creativo” in quanto essa è definibile come creatura vivente che ha iniziato a respirare ed esprimersi dal Giugno 2018 basando le attività espositive e di laboratorio su un progetto sociale che porti l’arte come stato evolutivo in tutti i frangenti della vita quotidiana dell’essere umano.

” I quadri di Alessio sono potenti, spontanei e vivi!
Esigono di essere visti e sentiti; pieni di una potenza cruda.
L’energia vulcanica che è rilasciata sulle tele implora in attesa di essere scoperta e liberata.
Tra una miriade di colori e texture pulsanti emerge il suo bisogno di sigillare la scintilla iniziale dell’ispirazione; di inserire questa verità nella pittura.
Unendo le forze con i materiali, fondendosi con essi, inizia una sorta di processo alchemico….pittura e pittore diventano una cosa sola, il tutto consumato nell’atto fisico/metafisico; …le azioni urgenti di Spilling – dragging – scrapinging lavorano freneticamente insieme in un vortice di fusione dei cinque sensi; luoghi che cambiano continuamente sulla tela fino al momento del completamento dove trovano la loro casa temporanea………. “temporanea” perché i dipinti di Alessio sono in continuo movimento e continueranno a muoversi a lungo dopo che la pittura si sarà asciugata. “

                                                                       –  Susie Barrow –

Carneviola, attraverso le energie del suo ideatore, ha assorbito le più proficue ispirazioni derivanti dalle esperienze della Città dell’Arte di Michelangelo Pistoletto e del mito Weimariano della Bauhaus.

Queste suggestioni artistiche risultano essere fondanti per la stessa formazione di Alessio tanto da render loro costante omaggio attraverso l’esistenza di Carneviola e le attività promosse al suo interno (approfondimento dedicato www.carneviola.com).

La curiosità per il design lo porta allo sviluppo di una coscienza di riciclo trasformando “carcasse” inutilizzate in oggetti unici, portatori di una loro singolare storia che, spesso, presenta la stessa origine: da oggetti di scarto e rifiuto a rinate espressività artistiche di significativo valore.

Da ultimo, il giovane artista ligure si è dedicato all’ideazione di un movimento artistico denominato Adimensionalismo che ha trovato il suo debutto in una mostra personale con 14 tele inedite nel 2017 in un noto locale cittadino nel cuore del centro storico.

La corrente nasce nel grande magma energetico che caratterizza la costante ricerca artistica a cui Alessio instancabilmente si dedica.

Le principali caratteristiche dell’Adimensionalismo sono rintracciabili in un manoscritto da lui redatto “L’Arte oltre il confine”.

In conclusione, Alessio Bonini si presenta come un artista poliedrico, capace di realizzare opere complesse derivanti dall’ingegnosa unione di disparate tecniche e di un quid artistico personalissimo.

La peculiarità creativa di Alessio è evocabile nell’immagine del vulcano che, simbolicamente e materialmente, si fa portatore di un’Energia prorompente e magmatica in grado di pervadere e coinvolgere – in risonanza e dialogo – le più profonde dimensioni dell’espressività umana: del pensiero, dell’emozione, del cuore.

 

Sveva Borghini